Ciaspoliamo…sì, ma cosa mi metto?

Neve, neve, voglia di stare all’ aperto a ciaspolare…sì, ma cosa mi metto?
Ogni volta che si propone una ciaspolata, scatta inevitabilmente la domanda alla Guida: ma serve un’attrezzatura particolare? Posso venire con la tuta da sci? E agli stivaletti che uso quando piove si possono agganciare le ciaspole?

E allora, piccolo vademecum per non sbagliare (o almeno non avere freddo)!

Iniziamo subito con GLI ORRIBILI CINQUE, ovvero i cinque capi sconsigliatissimi per fare una ciaspolata:
La tuta da sci (o anche solo i pantaloni da sci o la giacca da sci);
Tutti i capi in cotone (maglie, magliette, felpe)
Il maglione, quello che usiamo per andare in ufficio;
La giacca a vento, tipo bomber;
E, ultimo ma il più orribile di tutti, i Moon boot.

Fatto chiarezza su cosa NON usare, prima di iniziare a vedere cosa metterci addosso, dobbiamo ricordare che ciaspolando ci si riscalda in fretta (e nelle pause ci si raffredda in fretta) quindi è fondamentale che i nostri capi d’ abbigliamento abbiano tre caratteristiche importantissime:
Essere impermeabili
Essere traspiranti
Essere termici

Fatta questa premessa, vediamo ora come vestirsi per una ciaspolata, partendo dalle estremità del corpo: durante lo sforzo della ciaspolata il sangue tende a concentrarsi nella parte centrale del corpo (il busto) lasciando le estremità (testa, mani, piedi) più fredde.

Testa e collo, ovvero cappello e scaldacollo: non solo per le ciaspolate, ma avere in zaino cappello e scaldacollo è sempre un’ ottima idea. Cappelli in commercio ne esistono di tutti i tipi; per lo scaldacollo, io consiglio di avere sempre in zaino uno scaldacollo più leggero ed un altro più caldo, da utilizzare principalmente quando fa freddo.

Mani, ovvero mai senza guanti: io porto con me due paia di guanti. Un sotto-guanto leggero che evita il congelamento delle dita e un paio più pesante. Durante una ciaspolata può essere utile abbinare il sotto-guanto al guanto più pesante per avere sempre le mani al caldo e riuscire ad impugnare bene i bastoncini. I guanti da sci sono ingombranti, e generalmente tengono troppo caldo.

Consiglio da Guida: i sotto guanti, come cappello e scaldacollo, sono utilissimi in tutte le stagioni: da portare sempre nello zaino!

Piedi, ovvero vietato averli freddi: le calze sono un indumento indispensabile, anche se spesso non considerate come dovrebbero. I due principali vantaggi di usare un buon calzino (ovviamente tecnico) sono avere il piede al caldo e il non avere vesciche. Un buon calzino da trekking invernale sarà più che sufficiente per non rischiare di passare ore con i piedi al freddo.

E le calzature? Come anticipato assolutamente sconsigliati i Moon Boots, che impediscono di agganciare le ciaspole e fanno fare la sauna ai piedi. Ma anche sconsigliate le scarpe basse (anche se da trekking o da trail) per evitare che la neve entri nella calzatura. Quindi sì a scarponi invernali o quattro stagioni, sempre alti alla caviglia e obbligatoriamente impermeabili.

La parte alta del corpo, ovvero vestiamoci a cipolla! Quando si pensa di passare qualche ora sulla neve a ciaspolare, si ha sempre paura di avere freddo…ma non è così! Ciaspolare, benchè sia un’attività adatta a tutti, è faticoso e fa sudare! Questo è il motivo perché negli ORRIBILI CINQUE sono stati inseriti i capi di cotone e la tuta da sci, bastano pochi passi per accorgersi che è un abbigliamento inadatto a questa attività.
La regola da tenere a mente è semplice: se la temperatura è superiore ai -10 gradi è possibile che tu abbia caldo, se è inferiore ai -10 gradi avrai sicuramente freddo: quindi stra-consigliato vestirsi a cipolla.

Cipolla, strato 1:la maglia termica. Il vero elemento essenziale di ogni escursione (non solo delle ciaspolate): trattiene il calore, fa traspirare la pelle e si asciuga facilmente. Meglio ancora, scegliere una maglia termica tecnica.
Sconsigliato il cotone perché si bagna con il sudore e non si asciuga mai.
Cipolla, strato 2: pile o soft shell. Unita alla maglia termica, è la base per ogni escursione.

Cipolla, strato 3: piumino leggero. Un elemento di sicurezza contro il freddo. Anche se verrà tenuto in zaino, diventa utilissimo quando la temperatura scende o al termine della ciaspolata. Un buon piumino è leggero, si piega facilmente e nello zaino occupa poco spazio.

Cipolla, strato 4: guscio o hard shell. Un buon guscio serve a ripararci in caso di condizioni climatiche avverse (ad esempio, a metà ciaspolata inizia a nevicare). Il guscio è in gore-tex e idrorepellente.

E le gambe? Ovvero calzamaglia e pantaloni (e ghette). Le calzamaglia sono da utilizzare solo nelle situazioni più rigide: se ciaspoliamo in una bella giornata di sole o a fine inverno, con una calzamaglia sotto al pantalone rischiamo di avere troppo caldo. Impagabile, invece, il caldo che procura la calzamaglia nelle giornate fredde o rigide.
Per i pantaloni, la regola è sempre la stessa: devono essere impermeabili, traspiranti. No quindi a pantaloni da sci (o pantaloni felpati, se esistono ancora in commercio). Sempre consigliati i pantaloni di media pesantezza, meglio ancora se di tipo softshell. In commercio esistono anche pantaloni con ghette incorporate: le ghette sono utilissime per evitare che la neve entri nello scarpone.
Oltre a sconsigliare i pantaloni da sci, sconsiglio anche i jeans: si bagnano facilmente e non si asciugano mai.

Ultimo consiglio, ma non meno importante: in inverno il riverbero del sole sulla neve dà fastidio ( e può creare problemi alla retina). Quindi, sempre avere con sé un paio di occhiali da sole, meglio se con le protezioni laterali e il nasello per una massima copertura.

Consigli da Guida:
Primo consiglio: gli strati di abbigliamento vanno tolti al momento giusto. Quando sei partito per la ciaspolata faceva freddo; passate due ore ti sei scaldato ma sei ancora vestito come quando sei partito. E’ sbagliato! Togliere gli strati al momento giusto favorisce la traspirazione e si evita di trovarsi bagnato dal sudore prima del dovuto. Se sudi troppo ti stanchi prima. E spogliarsi da sudato non è proprio consigliato!
Secondo consiglio: cambio in zaino e cambio in macchina. Ovviamente in zaino non bisogna portare un cambio di tutti gli indumenti, basta un cambio per la maglia termica in modo da poterla cambiare casomai fosse bagnata spolta (come diciamo in Appennino). In macchina invece consiglio di lasciare un cambio completo, per evitare di fare il viaggio di ritorno con indumenti bagnati e piedi umidicci.

Testo Fabrizio Borgognoni