scala di difficoltà

Stabilire il grado di difficoltà di un percorso secondo criteri oggettivi è impossibile. Ogni persona percepisce le difficoltà sulla base delle proprie esperienze, dei propri limiti, delle sensazioni e delle reazioni psicologiche. Il Club Alpino Italiano (CAI) ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che tiene conto di quattro parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la segnaletica del percorso, il tipo di fondo.

LA VIOTTOLA utilizza la scala CAI per identificare la difficoltà delle escursioni proposte, e adottando l’unica scala riconosciuta a livello nazionale intendiamo facilitare la scelta dell’evento più adatto alle vostre attitudini. E se anche dopo aver letto la leggenda che segue vi sono rimasti dubbi? Nessun problema, contattate la nostra Guida (è indicata nell’evento) che è sempre a disposizione per aiutarvi a scegliere l’escursione con le caratteristiche migliori, così potrete vivere al meglio la vostra esperienza in natura.

T = Turistico
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

E = Escursionistico
Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m.
I segni “+” o “-” indicano livelli intermedi fra E ed EE e fra E e T.

EE = Escursionisti Esperti
Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica.
Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento.
Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m.

EAI = Escursionismo in Ambiente Innevato
Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti, non esposti e con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. All’interno di questa categoria i tre livelli “facile” “medio” e “difficile” si riferiscono al livello crescente di impegno fisico per lunghezza del percorso, tipologia di terreno e dislivelli.

EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica
Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.

EEAG = Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio
Caratteristiche simili all’EEA ma con utilizzo di attrezzature da ghiaccio (ramponi, piccozza, corda, etc.) oltre alla conoscenza delle relative manovre di assicurazione.