I CAMMINI

COSTO

Singola tappa: € 23,00

 

Inclusi nella quota: 
– Assicurazione infortuni 
– Organizzazione
– Coordinamento Accompagnamento
– Assistenza e Attività di divulgazione con Guida Ambientale Escursionistica

DA SAPERE

Attrezzatura obbligatoria: Le calzature OBBLIGATORIE sono OBBLIGATORIE in quanto NECESSARIE (non CONSIGLIATE) e devono essere calzature da trekking , allacciate fino in cima, in buono stato, con la suola scolpita non usurata (o peggio ancora liscia) ed impermeabili.

– NO SCARPE DA GINNASTICA, NO ANFIBI, NO SCARPE APERTE,NO SCARPE DA AVVICINAMENTO, NO RUNNING TRAIL, NO SCARPE DA HIKING – 

NON è ammesso portare cani.

INFO UTILI

 

Partire per un viaggio a piedi significa tante cose.

Allontanarsi da un luogo per arrivare a un altro, esplorare, andarsene, semplicemente, e poi tornare. Ma anche mettersi in movimento, trovare il proprio passo, quello dei piedi e delle gambe, quello interiore, vedere, sentire gli odori e i sapori, ritrovarsi.

Chi ha percorso un cammino, di pochi giorni o di settimane, lo sa: un cammino ti cambia.

Non all’improvviso, non per tutti allo stesso modo. Ma ti cambia.

All’inizio il corpo fa le bizze. Le gambe protestano, i piedi si lamentano, c’è un unico pensiero :“Ma chi me l’ha fatto fare?

Ma poi, un giorno ti accorgi che qualcosa è cambiato : il respiro è stabile, la fatica sembra minore, anche le gambe fanno meno male, forse perché iniziano a ricordare cosa significa muoversi davvero. E si inizia a stare meglio perché la cosa bella di un cammino è che  non ti obbliga a niente. Non ti chiede di essere diverso, di risolverti, di uscirne trasformato. Ti accompagna e basta. Ti guarda camminare senza giudicare. Ti lascia essere come sei: incerto, stanco, confuso, arrabbiato, triste.

All’inizio è solo il corpo che risponde: il respiro che si stabilizza, la fatica che diventa ritmo. Poi, quasi senza accorgersene, è la mente che si alleggerisce, e infine il cuore che si apre. E non c’è bisogno di grandi rivelazioni: basta quel senso di sollievo, quella lucidità improvvisa, quel piccolo spazio interiore che si fa più largo. Non sempre si inizia un cammino per un motivo preciso: per la voglia di provare, o per una vaga inquietudine, o perché qualcosa dentro di noi ci dice che quello è il momento giusto per partire.

Alla fine ci sarà una certezza: camminare cura davvero e, a volte, per ritrovare la strada, bisogna proprio mettersi in strada.

LE DATE DELLE TAPPE DEL CAMMINO:

2025- La Via Francesca della Sambuca da Bologna a Pistoia (5 tappe)