Ciaspolate

PREZZI E ORARI

Ciaspolata: € 20,00

Ciaspolata notturna: € 25,00

Noleggio ciaspole e bastoncini: € 8,00

Assicurazione infortuni inclusa
Organizzazione – Coordinamento Accompagnamento – Assistenza e Attività di divulgazione con Guida Ambientale Escursionistica inclusi 

Ritrovo :
– ore 9:30 per le ciaspolate nel comprensorio del Corno alle Scale
– ore 16:30 per le ciaspolate in notturna

DA SAPERE

Ciaspolare è semplice, non serve particolare preparazione. Basta una minima abitudine a camminare

INDISPENSABILI: calzature da trekking alte alla caviglia impermeabili o doposci fatti a scarponcino alto alla caviglia, rigido e impermeabile (meglio se di Goretex).
NO doposci da passeggio / Moon Boots o similari
Se hai dubbi sulla calzatura contatta la Guida (Fabrizio 351.6349935).

Abbigliamento consigliato: invernale da trekking (vestirsi a strati), giacca antivento ed antipioggia, berretto, guanti e scaldacollo. Consigliate le ghette.

NON è ammesso portare cani.

INFO UTILI

Le ciaspolate sono sempre adatte a tutti (salvo dove espressamente indicato nella scheda tecnica).

DA PORTARE: Snack / merenda / spuntino a carico del partecipante, adeguata scorta d’acqua. Consigliata bevanda calda a seconda dei gusti.

Per alcune ciaspolate è abbinabile il pranzo in rifugio (da pagare in loco secondo la consumazione)

Dislivello 300 mt (indicativo)
Classificazione CAI EAI
Durata 4-6 ore (indicativo)

Le origini delle ciaspole sono remote quanto l’esigenza dell’uomo di muoversi su terreni innevati. Per secoli le racchette da neve hanno rappresentato la sola soluzione praticabile per compiere determinati spostamenti in aree dove la neve ricopre l’ambiente per molti mesi all’anno. Infatti, con la loro dimensione e la loro struttura permettono di camminare sulla neve, senza sprofondare.

Trovare un modo per muoversi anche in condizioni climatiche estreme come quelle invernali, era una necessità: le testimonianze più antiche arrivano addirittura dalla preistoria con graffiti che mostrano come i cacciatori del tempo potevano galleggiare sulla neve grazie all’uso di grandi appendici ai piedi.

Il nome deriva da alcune voci dialettali del Nord Italia: secondo alcuni l’origine viene dalla Val di Non, secondo altri dalle vallate occitane piemontesi; in generale si può dire che l’etimo è diffuso un po’ ovunque nelle Alpi.

Un tempo le racchette da neve erano fatte da un intreccio di corde su un supporto di legno, legate agli scarponi; ora non sono più di legno e corda ma di plastica o metallo con attacchi simili a quelli dello snowboard ma con la possibilità di alzare il tacco come nello sci di fondo per consentire una progressione più facile sia in pianura che in salita.